Incipit di Patricia
Rumori.
Si sveglio di soprassalto. Aveva sentito dei rumori strani in casa. Tese l'orecchio e i colpi si ripeterono. Tonfi, più che colpi. Come se qualcosa di grande fosse caduto per terra. Cercò il cellulare per chiedere aiuto ma si ricordò di averlo dimenticato in cucina. Prese allora la torcia, si fece coraggio e si alzò. Perlustrò l'alloggio ma niente era fuori posto. Le finestre chiuse, i vetri integri, l'uscio chiuso a doppia mandata... mistero!
O forse no. Forse aveva solo sognato. Per calmarsi bevve un bicchiere di acqua fresca e tornò a dormire. Giunta sulla soglia della camera da letto si bloccò impietrita.
Ai piedi del letto c'era....
e il mio seguito
... un pacchetto regalo. Carta rossa, lucida, con un bel fiocco.
Lo osservò con occhi spalancati, incredula. Rapidamente i pensieri più assurdi le affollarono la mente. Chi poteva averle lasciato un regalo? Babbo Natale? Sorrise a questo pensiero. Aveva superato da qualche decina di anni il periodo in cui aspettava il simpatico vecchietto vestito di rosso, barba bianca che vola tutta notte in cielo, scende dal camino e lascia regali a chi li merita.
Diamine! Era la vigilia di Natale e quello era inequivocabilmente un regalo per lei.
Chi lo avesse lasciato ora non le importava.
Si avvicinò con entusiasmo e iniziò a scartare il pacchetto.
Riconobbe subito l'oggetto. Era un bel quaderno voluminoso che aveva acquistato qualche giorno prima e lo aveva fatto incartare.
Era il regalo che aveva fatto a se stessa. Un bel quaderno in cui incominciare finalmente a riscrivere la sua nuova Vita.
Ma... il pacchetto come era uscito dal mobile del salotto?
Azzurrocielo