lunedì 29 marzo 2021

Insieme Raccontiamo 67 sul blog di Patricia

 




Incipit di Patricia 

Come al solito, la prima cosa che lesse sul giornale fu l'oroscopo. Chissà cosa le avrebbe predetto per la giornata?

 "Amore: tutto va a gonfie vele", fece una risata disgustata: da un paio di giorni il suo compagno aveva fatto le valigie per una pausa di riflessione, aveva detto, pausa che in realtà lei aveva scoperto chiamarsi Elisa. Ottimo. Poi ci pensò mentre sorseggiava il caffè. In effetti non era male che se ne fosse andato, almeno lei non avrebbe dovuto sopportare un tradimento nascosto tra menzogne di improvvise riunioni e viaggi di lavoro. 

Continuò a leggere. " Salute: vi sentite al meglio la primavera vi dona nuova energia" Che peste vi colga! Sono sul divano dopo essermi sparata un antinfiammatorio, aspettando che faccia effetto per il mal di schiena quando ho spostato i mobili del mio ex in soggiorno perchè li venga a prendere al più presto. 

Continuò la lettura. "Soldi: arriverà una sorpresa che vi cambierà la vita" Si fermò a pensare. In fondo avrebbe potuto tentare la fortuna con un gratta e vinci. 

In quel momento sentì suonare il citofono << Raccomandata!>> squillò la voce del postino. Scese le scale il più in fretta possibile ma nel ritornare indietro si rese conto di non aver preso con sé le chiavi casa. << Al diavolo l'oroscopo!>> esclamò stringendo tra le mani un'inquietante busta verde.

Azzurrocielo

PS: e tutti sappiamo che significa ricevere una busta color verde...sgrunt...

domenica 28 marzo 2021

Quaderno e biro Vintage

 



Ma quanto mi piacevano questi quaderni di Holly Hobbie!

Al primo SensInversi di Fiabacedario, Gisella  ne ha regalato uno ad ognuno di noi partecipanti

ed é stato un pò come ritornare al passato quando a scuola si faceva gara a chi, in cartoleria,  ne trovava con nuove copertine.

E che dire delle biro della Pelikan con inchiostro colorato e profumato?

Questa di color fucsia è saltata fuori da ... non so dove... miracolosamente sopravvissuta ai vari traslochi. Ma la cosa che mi ha meravigliato di più è che l'inchiostro profuma ancora dopo tanto tempo!

E voi, avevate i quaderno di Holly Hobbie e le biro che scrivevano profumato?

Azzurrocielo

venerdì 26 marzo 2021

Una creazione per l'incontro di SensInversi di Fiabacedario

 



Per l'incontro SensInversi online di domenica con Gisella di Fiabacedario ho costruito un telaio di vite

tutto con materiale di recupero. La base un legno di mare, una gugliata di lana azzurra rami di vite e tante farfalle ritagliate da un libro lasciato per il cassonetto perchè mancavano molte pagine.

Un volo di farfalle, di parole scritte che si compongono in pensieri ed emozioni, farfalle leggere che volano verso la libertà, delicate, fragili, ma che sorvolano anche il  il mare. Rami di vite frutto della potatura, come se dai rami tagliati rinascano nuovi getti, nuova vita.

C'è tanto di me, di questo periodo.

Azzurrocielo

Ps: non ho saputo dare un titolo a questa composizione, qualche idea da suggerirmi?


mercoledì 24 marzo 2021

La soffitta



E’ un luogo magico la soffitta, magico perché non hai mai avuto un posto definibile tale, ma da piccola ne avevi letto in un libro e avevi deciso che anche tu avresti avuto una soffitta anche se solo nella tua fantasia.

Jo era molto occupata in soffitta, perché le giornate di ottobre cominciavano a farsi fresche e i pomeriggi erano corti. In quelle due o tre ore, durante le quali il sole si attardava con il suo calore sull’alta finestra, Jo, scriveva rapidamente… , con le sue carte sparse…. “

Era un gioco per te, era il classico “facciamo che tu eri...” di quando si è piccoli e bastava concentrarsi per essere catapultati in un’ altra dimensione.

Quella dimensione era il tuo luogo ideale, il tuo rifugio, dove ti muovevi con attenzione, il vestito con la gonna a ruota cucito da tua mamma e che era sufficiente immaginare più lungo per essere pronta a giocare alla storia di Piccole Donne. Libro letto e riletto preso a prestito tante volte in biblioteca e ogni volta ne ricopiavi un pezzetto in un quaderno a righe.

Con la pazienza di un monaco amanuense d’altri tempi avevi quasi un libro completo unico e originale.

Ma il tuo tesoro era una vecchia agenda mai usata con la copertina arancione dove facevi vivere fiabe, scenette poesie e tutto quello che ti passava per la mente… e la mente era stracolma di parole immagini pensieri che depositavi sullo scrigno prezioso di carta.


                                                                         



Azzurrocielo

Disegni della mia amica Laura Armanino

Brano scritto per incontro Un Tè col Cappellaio Matto organizzato da Gisella di  Fiabacedario


lunedì 22 marzo 2021

Cronache semiserie 3 un anno dopo : Il cane a passeggio

 

 (Stella che dorme sul suo tappeto preferito)


Tra le cose che si possono fare in zona rossa  
c'è il "portare fuori il cane"
Mai come in questi tempi  si vedono 
tanti cani a spasso col padrone.
Avanti e indietro, nella nostra strada 
è un andirivieni di quadrupedi al guinzaglio di bipedi.
Anche noi "facciamo i turni" 
pure per fare solo quattro passi 
per fare camminare un pochino il nostro cane Stella 
( ma soprattutto non solo lei!) 
che 
ieri ad esempio se n'è stata tutto il giorno rintanata nella cuccia.
C'era un forte vento gelido
e se la chiamavi
ti guardava con due occhi come per dire
"te lo scordi che esca da qui"


Azzurrocielo



P.S : Stella ha comunque a disposizione un giardino di 100mq

 


sabato 20 marzo 2021

Equinozio di Primavera

 



Filastrocca di Primavera


Filastrocca di Primavera,

più lungo il giorno, più corta la sera.

Domani forse tra l'erbetta

spunterà la prima violetta

  *

Oh prima viola fresca e nuova

beato il primo che ti trova, 

il tuo profumo gli dirà, 

la primavera é giunta, é qua

(Gianni Rodari)



Ps: in un piccolo lembo di terreno , una viola caparbia è spuntata

venerdì 19 marzo 2021

Marzo in tazzina



Quando l'ho vista nella vetrina
                                               di un mercatino dell'usato di beneficienza                                                                                        in un angolino, sola soletta                                                               
 unica tazzina di questo tipo 
é stato amore a prima vista.
Sarà che marzo pazzerello è il mio mese...

 

Azzurrocielo


 

mercoledì 17 marzo 2021

Perla

 


Dischiudi

un segreto

un piccolo tesoro

tenuto nascosto con cura

Perla



Azzurrocielo

lunedì 15 marzo 2021

Ricordi di inverno

 



Scende con calma
soffice silenziosa
candida neve 


Azzurrocielo

acquerello della mia amica Laura

E poi arriva il momento che

 



E poi arriva il momento che...

non ce la faccio più ad ascoltarti. 

Non puoi chiedermi ogni santa mattina

alle sei, appena alzata,

mentre bevo il caffé

<< Cosa si mangia stasera a cena? >>


Azzurrocielo



immagine da qui

 

venerdì 12 marzo 2021

Ci sono cassetti e cassetti

 



 
Se guardi attorno a te
con attenzione negli spazi della casa
vedi tanti cassetti e cassettiere.
E’ bello aprirne uno alla volta
e stupirsi di quanta vita dimenticata
possano contenere: cianfrusaglie, chiavi, utensili, foulard e ricordi.
Soprattutto la cassettiera a piramide
di un colore che mette soggezione,
di una forma che sembra racchiudere un tesoro.
Apri un cassetto, poi un altro, un altro ancora
e continui fino all’ultimo.
In ognuno ci sono foto testimoni di una vita,
di tante vite di persone conosciute, sconosciute, dimenticate,
di bambini cresciuti e ormai adulti,
di luoghi cari e carichi di emozioni per chi stava dietro all’obiettivo
nel momento in cui le foto erano scattate.
Emozioni.
Come quando nel buio della stanza, immergendole una ad una
in una vaschetta di plastica con un liquido che ti è sempre sembrato una
pozione magica, le immagini impresse prendevano forma.
Chiudi il cassetto perché ora il cuore inonda di lacrime l’anima.
Lasci il tesoro lì, conservato e al sicuro.

Se guardi dentro di te
con attenzione
negli spazi dell’anima
trovi tanti cassetti e cassettiere.
C’è il cassetto che racchiude sogni, che non apri più da tempo;
il cassetto dei sogni infranti, ormai stracolmo e stanco;
il cassetto della Paura, quella con la P maiuscola che ogni tanto si apre
pian piano da solo e che cerchi di richiudere ma fatichi a trovare la chiave
giusta;
il cassetto dei rimpianti, quasi vuoto, ne contiene giusto due o tre perché non
fanno parte del tuo essere i “se avessi fatto”, “se avessi provato”;
il cassetto delle parole dette, tante, a volte troppe, a volte non comprese, ma
mai pronunciate con cattiveria;
il cassetto delle parole ricevute, quelle buone, sincere che fioriscono come
margherite in primavera e colorano il prato della vita e dell’amicizia;
il cassetto delle parole cattive, quelle ricevute anche senza motivo che
rimangono come cicatrici indelebili e ogni giorno bruciano e provocano dolore;
il cassetto dei ricordi della tua vita e di quella dei tuoi figli che ogni tanto apri e
gliene doni il contenuto perché anche loro abbiano e costruiscano un loro
cassetto dei ricordi.
I cassetti sono tanti, e si moltiplicano all’infinito.


Azzurrocielo

 
Scritto per l'incontro Il Cassetto del Té col Cappellaio Matto organizzato da  Gisella Fiabacedario


mercoledì 10 marzo 2021

Dietro l' angolo

 


Non ho mai amato particolarmente gli animali. Oddio, certo, li rispetto ma a essere

sincera non ho mai avuto il desiderio di avere in casa un gatto, un cane, un canarino,

neppure un pesce rosso.

Non ho mai avuto il pensiero, in poche parole, di dividere il mio appartamento con

un animale domestico.

A meno che...

A meno che un giorno non suoni alla porta il mio dirimpettaio dagli occhi azzurri,

con una richiesta. Siccome lo hanno contattato per un colloquio di lavoro in Svizzera

e deve praticamente partire prima possibile, mi chiede se posso tenere Pablo, il suo

micione dal pelo rosso, per qualche giorno.

Un paio, non di più.

Non posso dirgli di no se quando me lo chiede mi guarda dritto negli occhi e io mi

perdo in quel blu disarmante.

Così, io e Pablo, iniziamo la nostra strana convivenza. Lui, si muove guardingo in

casa, forse è solo per orientarsi nel nuovo ambiente.

Io, lo accudisco meglio che posso seguendo le istruzioni che mi sono state lasciate

insieme a lettiera, ciotole e crocchette.

Tutto procede pressoché normale fino a quando entro in casa con le borse della spesa

e, in un nanosecondo, Pablo approfitta della porta socchiusa per scendere di corsa le

scale.

Oh mamma! Mollo gli acquisti e mi precipito con le sole chiavi di casa in mano

cercando di raggiungerlo.

Lo vedo che procede sul marciapiede e si volta a guardare quanta distanza ci separa,

pronto a scappare non appena mi avvicino a lui.

Oh mamma, mamma, mamma. Ora Pablo gira l’angolo della strada e si intrufola

nella cancellata sbilenca di un vecchissimo palazzo disabitato da chissà quanto

tempo.

Riprendo fiato, osservo il giardino incolto per capire dove si sia nascosto il

maledetto dal pelo rosso. Poi lo vedo mentre gira l’angolo della casa, lo inseguo

mentre scende le scale esterne di uno scantinato.

Gli corro dietro fino all’ultimo scalino. Mi giro e nel buio vedo la sagoma di Pablo

in cima alle scale.

Oh mamma, mamma, mamma.

Poi uno scricchiolio secco e ogni scalino si sgretola nel vuoto, come un insieme di

pedine di domino in equilibrio che si rovesciano.

Urlo, chiamo Pablo ma, a che serve? Come potrà aiutarmi un gatto?

Meglio continuare comunque a chiedere aiuto più forte che posso perché da sola non

riuscirei mai a risalire da quaggiù.

...

Sono qua, sotto questo palazzo, con la gola che mi brucia perché ho urlato per non

so quanto tempo. E’ buio pesto, non ho neppure il cellulare con me. Mi rannicchio in

un angolo e sento qualcosa di peloso che mi sfiora il braccio.

Oh Pablo! Allungo la mano ma sto accarezzando una coda lunga e sottile .

Oh mamma, mamma, mamma, un topo!

....

Passano le ore, intravedo un po' di luce del un nuovo giorno e poi ... un momento,

che sono questi rumori? Ruspe? Bulldozer? Riconosco il fragore di pietre che

collassano al suolo e inizio a urlare e a urlare più forte e ancora più forte, a chiedere

aiuto ma sembra che la mia voce si perda in quel fracasso...

Poi tutto pare fermarsi.

Silenzio.

<< Micio, vieni micio, vieni >> sento una voce sempre più vicina.

<< Sono qui, sono qui sotto, aiutatemi vi prego >> riesco a dire solo questo.

Gli operai che sono lì per demolire il vecchio palazzo mi riportano finalmente fuori

da quell’incubo.

<< E’ stata una fortuna che abbia visto quel bel gatto rosso svoltare l’angolo>> dice

l’uomo sceso dall’escavatore << Avevo paura che potesse rimanere intrappolato

sotto le macerie>>.

Mi consegna Pablo, lo stringo tra le braccia: quanto amo questo micione dal pelo

rosso!

Non ho mai amato particolarmente gli animali, ma potrei cambiare idea, no?


Azzurrocielo


racconto per l'incontro del 19-2 Te' col Cappellaio Matto organizzato da Gisella di Fiabacedario