Salì velocemente le cinque rampe delle scale per l' ufficio. Arrivare presto, ben prima dell'orario di apertura, significava poter arieggiare le stanze, accendere il pc, dare un'occhiata alle mail e rispondere alle più urgenti in assoluto silenzio e calma, senza il suono del telefono, senza doversi alzare per fare il caffè al capo e ai colleghi, senza dover rispondere al citofono. Calma assoluta.
Arrivò alla fine delle scale e aprì la porta blindata. Un'inquietudine la colse all'improvviso: non era chiusa con i soliti quattro giri di chiave.
<< il capo ieri sera avrà fatto tardi e nella fretta non avrà chiuso a chiave>> considerò come prima ipotesi.
Aprì la porta e ne sentì sbattere una dalla stanza in fondo al corridoio.
Un brivido freddo le percorse la schiena.
Istintivamente con l'ombrello in mano come fosse una spada percorse qualche passo cercando di non far rumore e spalancò la stanza dell'ufficio.
Rimase impietrita, così come l'uomo che si trovò di fronte: uno sconosciuto...
Strinse l'ombrello che aveva in mano ma... era solo un ombrello....
Azzurrocielo
immagine da qui
Un bel racconto che lascia col fiato sospeso. Buona giornata.
RispondiEliminasinforosa
quasi successo stamattina quando sono arrivata in ufficio presto (tranne la parte finale che è di fantasia).
EliminaBuona giornata
E.....??? Non ci puoi mollare così all'oscuro. Cattivella 😊😊😊😊😊😊
RispondiEliminaBello!
se leggi bene l'ultima frase, è tutta lì la continuazione. ehe eh eh eh
Eliminabacibaci
Uh, ma quindi? Chi era? :D
RispondiEliminaMoz-
uno sconosciuto in un ufficio mmmm potrebbe essere chiunque.... vabbè faccio la continuazione a breve
Eliminaneanche se arrivi prima in ufficio non ti lasciano lavorare in silenzio .....questi clienti ( io pensavo a delvecchio, ahahahah ) , bacio :*
RispondiElimina