domenica 9 febbraio 2020

Un brindisi alla luna





Stava scegliendo quali pantaloni e camicetta indossare per un'uscita serale in moto. Voleva che l'abbigliamento facesse... sufficientemente risaltare la sua figura snella. Dopo quasi due mesi di corteggiamento, l'invito di quella sera ad aspettare la luna blu di cui parlavano tutti i giornali, le era parso piacevolmente insolito e inaspettato. Lui, aveva avuto modo di constatare, era un tipo molto formale, ogni appuntamento era pianificato nei minimi dettagli, non lasciando mai nulla al caso.
Ed era sicura che anche quella sera lui avrebbe pensato e  organizzato ogni cosa al meglio.
Arrivarono su una collinetta proprio sotto la luna pena. Se alzava lo sguardo  le sembrava quasi di poterla toccare con la mano. Lui stese la coperta a quadri sull'erba soffice e, da una borsa termica, tolse due flùte e un secchiello col ghiaccio per una bottiglia di prosecco.
Lei assaggiò una fetta di torta che, precisò lui, aveva fatto preparare appositamente per quella serata da sua madre.
L'abbracciò: lei in quel momento si sentì al sicuro racchiusa tra quelle braccia forti. Aveva finalmente incontrato un uomo che aveva per lei mille attenzioni alle quali, da tempo non era più abituata.
Mentre le accarezzava i capelli e con le dita arrotolava qualche ricciolo ribelle, iniziò a parlarle della madre. Abitavano, lui e la madre, nello stesso appartamento. Lei pensò che , certamente, fosse solo per un questione di praticità .
Ma quando, lui le disse che ci aveva pensato e ne aveva  discusso con la madre, arrivando alla decisione che lei si sarebbe trasferita da loro,  un brivido, e non di piacere, le corse lungo la schiena.
Lui, lei e la madre?! Provò ad obiettare sulla funzionalità  di questo terzetto nello stesso appartamento, ma lui si irrigidì e lei capì che la mamma, la sua mamma lui non l 'avrebbe mai lasciata, neppure per la ragazza che diceva di amare sopra ogni cosa.

<< Brindiamo alla nostra nuova vita>> disse lui con enfasi alzando il bicchiere
Lei si alzò in piedi con  il suo flute in mano e altrettanto solennemente disse:  <<  A mai più rivederci mio caro >> .
Si girò verso la luna, che sembrava sorriderle e le rivolse un brindisi perché quella sera, sotto la sua luce bianca aveva capito tante cose , impedendosi di fare l'ennesimo errore con un uomo che non era il tipo giusto per lei.
Brindò e lanciò in aria il flùte correndo libera verso la strada.


                                                                Azzurrocielo


Racconto pubblicato nell'antologia Voci di notte "La luna e la notte" anno 2015 a cura dell'associazione Mirò. 

6 commenti:

  1. La storia parrebbe raccontare fatti normali... lui che decide da solo la vita di coppia e un bel cordone ombelicare, mai reciso, in bella mostra... una brutta storia... ma il finale è riscritto dallo sguardo sapiente della donna, come lo avesse riconosciuto, che saluta e se ne va. Che bel finale.
    Ciao Azzurro.

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  2. E brava Azzurrocielo! E' così che si fa! Io mammete e tu nelle canzoni napoletane sta benissimo ma nella vita reale no.
    Non dico di dimenticarle, le mamme, ma l'idea migliore è essere soli in due, soprattutto all'inizio.
    L'occhio di una donna attenta e decisa, di una donna che si ama ha dato al finale quel tocco di speranza che nella vita serve.

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  3. Una storia molto vera per tante coppie purtroppo.
    La mamma è sempre la mamma ma... a casa sua!😉
    Bravissima!
    Un abbraccio
    Maria

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  4. è verissimo Maria, la mamma è sempre la mamma ma a casa sua!

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