mercoledì 10 marzo 2021

Dietro l' angolo

 


Non ho mai amato particolarmente gli animali. Oddio, certo, li rispetto ma a essere

sincera non ho mai avuto il desiderio di avere in casa un gatto, un cane, un canarino,

neppure un pesce rosso.

Non ho mai avuto il pensiero, in poche parole, di dividere il mio appartamento con

un animale domestico.

A meno che...

A meno che un giorno non suoni alla porta il mio dirimpettaio dagli occhi azzurri,

con una richiesta. Siccome lo hanno contattato per un colloquio di lavoro in Svizzera

e deve praticamente partire prima possibile, mi chiede se posso tenere Pablo, il suo

micione dal pelo rosso, per qualche giorno.

Un paio, non di più.

Non posso dirgli di no se quando me lo chiede mi guarda dritto negli occhi e io mi

perdo in quel blu disarmante.

Così, io e Pablo, iniziamo la nostra strana convivenza. Lui, si muove guardingo in

casa, forse è solo per orientarsi nel nuovo ambiente.

Io, lo accudisco meglio che posso seguendo le istruzioni che mi sono state lasciate

insieme a lettiera, ciotole e crocchette.

Tutto procede pressoché normale fino a quando entro in casa con le borse della spesa

e, in un nanosecondo, Pablo approfitta della porta socchiusa per scendere di corsa le

scale.

Oh mamma! Mollo gli acquisti e mi precipito con le sole chiavi di casa in mano

cercando di raggiungerlo.

Lo vedo che procede sul marciapiede e si volta a guardare quanta distanza ci separa,

pronto a scappare non appena mi avvicino a lui.

Oh mamma, mamma, mamma. Ora Pablo gira l’angolo della strada e si intrufola

nella cancellata sbilenca di un vecchissimo palazzo disabitato da chissà quanto

tempo.

Riprendo fiato, osservo il giardino incolto per capire dove si sia nascosto il

maledetto dal pelo rosso. Poi lo vedo mentre gira l’angolo della casa, lo inseguo

mentre scende le scale esterne di uno scantinato.

Gli corro dietro fino all’ultimo scalino. Mi giro e nel buio vedo la sagoma di Pablo

in cima alle scale.

Oh mamma, mamma, mamma.

Poi uno scricchiolio secco e ogni scalino si sgretola nel vuoto, come un insieme di

pedine di domino in equilibrio che si rovesciano.

Urlo, chiamo Pablo ma, a che serve? Come potrà aiutarmi un gatto?

Meglio continuare comunque a chiedere aiuto più forte che posso perché da sola non

riuscirei mai a risalire da quaggiù.

...

Sono qua, sotto questo palazzo, con la gola che mi brucia perché ho urlato per non

so quanto tempo. E’ buio pesto, non ho neppure il cellulare con me. Mi rannicchio in

un angolo e sento qualcosa di peloso che mi sfiora il braccio.

Oh Pablo! Allungo la mano ma sto accarezzando una coda lunga e sottile .

Oh mamma, mamma, mamma, un topo!

....

Passano le ore, intravedo un po' di luce del un nuovo giorno e poi ... un momento,

che sono questi rumori? Ruspe? Bulldozer? Riconosco il fragore di pietre che

collassano al suolo e inizio a urlare e a urlare più forte e ancora più forte, a chiedere

aiuto ma sembra che la mia voce si perda in quel fracasso...

Poi tutto pare fermarsi.

Silenzio.

<< Micio, vieni micio, vieni >> sento una voce sempre più vicina.

<< Sono qui, sono qui sotto, aiutatemi vi prego >> riesco a dire solo questo.

Gli operai che sono lì per demolire il vecchio palazzo mi riportano finalmente fuori

da quell’incubo.

<< E’ stata una fortuna che abbia visto quel bel gatto rosso svoltare l’angolo>> dice

l’uomo sceso dall’escavatore << Avevo paura che potesse rimanere intrappolato

sotto le macerie>>.

Mi consegna Pablo, lo stringo tra le braccia: quanto amo questo micione dal pelo

rosso!

Non ho mai amato particolarmente gli animali, ma potrei cambiare idea, no?


Azzurrocielo


racconto per l'incontro del 19-2 Te' col Cappellaio Matto organizzato da Gisella di Fiabacedario

12 commenti:

  1. Bellissimo!!!
    Certo che è possibile cambiare idea. Perchè no? :)
    Ciaoooo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. se proprio devo essere sincera, la fine del racconto sarebbe stata ben diversa, ma partecipando ad un laboratorio non volevo ... come dire... non volevo sconvolgere nessuno. Chissà può essere che lo scriva anche con il finale originario. Un abbraccio

      Elimina
  2. Ma quindi è una storia vera, o solo il frutto di un laboratorio di scrittura?
    Io, come te, non vorrei mai tenere un animale in casa, e non avrei ceduto nemmeno davanti agli occhi tenerissimi del mio vicino.
    Spero, comunque, se la storia è vera, che Pablo stia bene.
    Al di là di ogni sconvolgimento emotivo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Claudia! La storia è di fantasia, anche se Pablo esiste veramente ed è un bel gattone di un'amica mia e sta molto bene ed è molto coccolato

      Elimina
  3. Pablo esiste...
    Oh!
    È bellissimo il tuo racconto
    Io mi sono ritrovata in questa storia ,tantissimo
    Eh!! E Pablo esiste :)
    Bravissima!
    Tanti complimenti a te
    Ciao , un sorriso e buona serata :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Marinetta!!! Sì Pablo esiste e sta bene. Buona giornata a te

      Elimina
  4. Seguito il racconto fino in fondo..con suspence...veramente ..sopratutto toccando il topo😱..
    Solo alla fine ho pensato che era fantasia ..subito .mi son immedesimata ..
    Bravissima!!

    RispondiElimina
  5. Grazie Tissi! Farò anche un secondo finale, più consono alla mia indole di scribacchina. Buona giornata !!!!

    RispondiElimina
  6. Quindi è un racconto inventato, anche se ti sei ispirata ad un gattone vero ? Bellissimo ! Mi sono immedesimata in te che cercavi di recuperare il micio !! Molto brava !! Io sono un'amante dei gatti, ne ho avuti diversi, li amo molto. Saluti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, si confermo, è un racconto di fantasia.
      Un saluto a te, buona giornata

      Elimina
  7. Un bellissimo e incalzante racconto a lieto fine, evviva e brava. Io adoro i gatti e non solo loro :)
    sinforosa

    RispondiElimina
  8. Grazie Sinforosa, sì è a lieto fine , avevo voglia di "leggerezza" ma più che altro perché essendo per un laboratorio non volevo sconvolgere nessuno con un finale più....come dire... Nel mio stile preferito. Buon fine settimana!

    RispondiElimina

GRAZIE PER IL TUO TEMPO USATO PER LASCIARE UN COMMENTO